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"Noi abbiamo bisogno di testimoni, di persone cioè che ci indichino la strada della vita, la bellezza della consegna a Cristo. " (Mons. Camisasca)

OPERA CARMELO CAPORALE ONLUS

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Ultimi post

Testimonianze all’opera

In queste pagine, sono raccolte le testimonianze di chi ha conosciuto l’Opera Carmelo Caporale e si è lasciato provocare dall’incontro con il carisma Carmelo.

Una vita vissuta dicendo sì a Cristo – ANTONELLA

Ciao, ne avevamo parlato proprio domenica sera con Stefano e quello che più ci ha colpito e’ stato vedere che quando le persone incontrano un’esperienza di fede grande, non restano indifferenti e se dicono di sì, si mettono in cammino come è successo alle due signore della testimonianza. Questo per dire che non servono tanti discorsi, ma una vita vissuta dicendo si a Cristo da cui poi nascono opere grandiose come la vostra.

Grazie

Un grande regalo – GIANCARLO

Carissima Ines, Carmelo ha fatto un grande regalo a tutti noi. Mi ha confortato molto, la testimonianza di fede di tutti voi e sono valsi la pena i km percorsi per poter stare un po’ con voi.

Grazie di tutto, grazie perché ci siete. Un abbraccio.

Un’amicizia sacra – IVANA

Cara Ines, la Festa di Carmelo è da più di 20 anni un appuntamento importante a cui cerchiamo di non mancare. Quest’anno, la mente è tornata più volte alle prime feste insieme alle figlie piccine e a come Carmelo e voi, la sua famiglia, i suoi ed i vostri amici sono sempre diventati i nostri amici. Un’amicizia Sacra, perché è stato l’avvio del mio incontro con Gesù. La scoperta di un modo nuovo di vivere, di guardare gli altri e le cose che ci accadono. Quest’anno, dopo i momenti vissuti insieme al meeting e grazie alla presenza di nuovi entusiasti testimoni, la festa con le nonne dell’Opera è stata ancora più coinvolgente ed ha rafforzato il desiderio di continuare a fare parte di questa compagnia e di comunicarlo a chi incontro e a chi voglio bene.

Un bel risveglio – ELIANA

Cara Ines, scusa ma l’influenza mi ha debilitato nel corpo e nella mente, per cui rispondo solo ora alla tua richiesta. Per me, sono state sorprendenti le testimonianze delle due amiche, perchè hanno raccontato della novità che rappresenta l’Opera nel panorama delle realtà del Movimento e del desiderio di imitarne lo spirito, proponendolo come un bene per sè e per le loro rispettive comunità. Mi ha stupito un altro aspetto: di come io e molti altri della nostra comunità diamo ormai per scontato il buono e il bello di questa realtà, presente tra noi da così tanto tempo! È stato un buon risveglio!

Grazie, per tutto!

Buona giornata

Un avvenimento più grande – LINO

Ciao Ines, la festa è stata un segno che Carmelo è sempre all’opera nel costruire il popolo della Chiesa. Attraverso la testimonianza e i volti delle persone che partecipano all’opera, si è manifestato un avvenimento più grande. A noi, la semplicità di riconoscerlo nella storia.

Grazie della vostra presenza.

E’ possibile vivere così – MARIARITA

Per me, Carmelo è stato ed è una presenza significativa nella mia vita. Ero da poco tornata dal Brasile ed ero preoccupata di inserire qui i miei figli, per cui tutto era una novità. Pensavo al lavoro nuovo che stavo iniziando, qualche difficoltà a reinserirmi l’avevo anch’io. Dove avrei trovato una persona accogliente disposta ad ascoltarmi e a condividere le mie fatiche se non Carmelo? Egli aveva partecipato al gruppetto degli immigrati e sapeva le difficoltà di una transizione da un luogo all’altro. Stare con lui era, per me, entrare in una dimensione più grande, in cui respirare, che abbracciava tutto anche gli amici lontani che avevo lasciato. Mi sentivo in consonanza con lui, ma ora mi sembra di capire meglio quello che percepivo allora. Era ed è un missionario, altrimenti come avrebbe contagiato tanta gente?

Proprio le ultime testimonianze nel giorno della sua festa hanno evidenziato proprio questo.

Si espande la conoscenza della sua vita e dell’Opera che, partendo da lui, i suoi amici hanno generato in questi anni si amplia e diviene comunicabile quello che dalla sua vita è scaturito.

La sua vita è stata una vita di sofferenza in cui ad un certo punto è avvenuto l’incontro con Gesù. Nel tempo quella che era la sua condizione è diventata vocazione ed ha scoperto il compito della sua vita ed il desiderio di dedizione a Dio e ai fratelli. Diceva sempre che era possibile vivere così grazie alla compagnia in cui era immerso, cominciando dai genitori, fratelli, nipoti e tutti gli amici che gli stavano attorno.

L’abbraccio di Cristo a lui è diventato abbraccio a tutti quelli che l’hanno incontrato e che lo incontrano tutt’ora.